Emblema-Villa-Fiaschi

La Storia di Villa Fiaschi

L’attuale Villa Fiaschi ha una storia che parte a circa metà del diciassettesimo secolo, quando la signorile famiglia dei Fiaschi, dopo aver demolito la precedente casa rurale dei Seracco, edificò un palazzo che presentava già allora l’odierna configurazione architettonica.

Nel 1790, all’interno del parco della villa, veniva costruita la Cappella, in stile barocco dedicata a Sant’Anna, attuale patrona di Gaiba, che conserva una preziosa pala d’altare rappresentante la Santa bambina con la famiglia ed è opera del pittore veronese Giambettino Cignaroli (1706 –1770). Sia la chiesetta, un gioiellino dell’arte barocca, sia le statue, che ornano ancora i pilastri della cinta, anteriori al 1790, necessitano di un restauro.

I Fiaschi si aprirono una strada verso il fiume costruendo la via che porta ancora il loro nome, per scopi agricoli continuarono a servirsi anche dell’antichissima strada che conduce al Monastero delle Caselle. Via San Lorenzo e via Fiaschi (oggi il primo tratto di quest’ultima si chiama via Roma) cominciavano in un’unica strada che partiva in corrispondenza del cancello centrale della mura attorno alla villa poi superava il ponticello sullo scolo Canalazzo e subito si divideva a V: un braccio si dirigeva perpendicolarmente alla Villa verso il Po, l’altro portava alle Caselle. Sopra queste due strade si espanderà Gaiba moderna.

Albero genealogico Villa Fiaschi

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